Arsenico e (vecchi) merletti

11/26/12
Fashion

Da sempre gli stilisti di moda amano le trasparenze e da sempre gli abiti delle passerelle (pur essendo splendidi) risultano fuori categoria per qualunque donna.

Nessuno si scandalizza se sotto i riflettori delle fashion weeks si intravede la silhouette di un (bel) sedere (taglia 36, ripeto taglia 36), o quella di un seno (conosco ragazzi che ne hanno di più di qualsiasi modella),  e se si intravede un capezzolo non accade nulla, anzi; ma nella vita di ogni giorno (si parla di quella reale: quella nella quale i popò sono over taglia 40 e hanno tutti un po’ di cellulite, il seno è superiore alla taglia zero e non si passeggia ad un metro da terra imperturbabili come se fossimo delle divinità) la situazione è diversa; totalmente dfferente.

Una donna che sappia giocare con il vedo non vedo è irresistibile, è una seduttrice nata, ma vi sono delle regole determinate che ci impediscono di finire nella terra del ridicolo o nel regno del volgare. Bisogna tenerle ben presenti  e rispettarle sempre.

Volendo citare  Coco Chanel: “Dress shabbily and they remember the dress; dress impeccably and they remember the woman” (Vesti male e ricorderanno il vestito; vesti impeccabilmente e ricorderanno la persona). A voi la scelta!

 

Merletti, veli e giochi di trasparenze sono indubbiamente  tornati in auge. Le Star del Cinema, della Moda e del Rock si lasciano contaminare con dei risultati spesso poco felici e a colpi di cattivo gusto e di trasparenze conquistano le prime pagine dei rotocalchi. E’ diventato  un vero e proprio campo minato,  siamo arrivati al punto che  si potrebbero quasi additare come esibizioniste, ma mi limiterò a pensare che il fine giustifica i mezzi alla machiavelliana maniera.

Preferisco pensare che sia una trovata pubblicitaria e che non abbiano effettivamente questo gusto dell’orrido e che i loro curatori d’immagine non siano andati da ubriachi a dispensare consigli per gli outfit da red carpet. Non riesco proprio a trovare una giustificazione però a tutte queste mutande della nonna in bella vista! Una volta per tutte: l’intimo (già dal nome si dovrebbe capire) è un qualcosa che non è apannaggio di tutti, altrimenti si sarebbe chiamato pubblico. Se vogliamo continuare a mostrare la lingerie a tutti propongo una petizione  per cambiare il nome in biancheria pubblica!

Tanto per dovere di cronaca vestiti di merletto eleganti esistono, basta saperli scegliere e ovviamente portare!

 

 

 

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